sabato 26 dicembre 2015

Segni e Destino

L’Universo è un dispensatore di messaggi ed informazioni volti alla nostra più completa realizzazione.
La vita sul pianeta Terra ci consente di sviluppare il libero arbitrio, ossia la capacità di scegliere ciò che per noi è utile. Perciò, ogni informazione che ci si presenta sotto forma di parole, azioni, eventi, oggetti, persone o simboli, ci sta dicendo qualcosa di utile per la nostra evoluzione personale, per il raggiungimento dei nostri obiettivi, qualunque essi siano: lavorativi, sociali, familiari, di coppia…
È una nostra libera scelta decidere di far nostri questi messaggi oppure ignorarli.
Per prima cosa, è necessario accorgersene, e questo è possibile solo quando la nostra consapevolezza è tale da riconoscere nell’Universo un amico che dispensa continuamente ed in abbondanza. Ecco, quindi, che diviene fondamentale essere “svegli” per cogliere il segno quando arriva: “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”, Matteo 25,13.
Per accorgersi di un segno, è necessario aver fatto una richiesta all’Universo, perciò “chiedi e ti sarà dato”.
Riassumendo, facciamo una richiesta, poi rimaniamo attivi per riconoscere la risposta, che mai arriva secondo il nostro paradigma e questo e un altro fattore meraviglioso del linguaggio di segni e coincidenze.
Una volta arrivato, il segno va interpretato. Il segno ti sta mettendo di fronte ad una scelta da fare, ossia ti dice che se lo segui, allora la tua esistenza si sviluppa in un senso, se decidi di ignorarlo, la tua esistenza va in un’altra direzione. Ecco in che maniera noi sviluppiamo libero arbitrio.
Siamo costantemente informati dall’Universo.
I segni, le coincidenze, le sincronicità, sono strumenti meravigliosi che ci consentono di svolgere al meglio la nostra mission sulla terra. Essi arrivano al momento opportuno, ossia nel momento in cui siamo in grado di coglierne il significato. Saperli riconoscere, ci consente di accelerare i nostri risultati.
Quante volte, a posteriori, abbiamo pronunciato frasi del tipo “eppure me l’avevano detto”, oppure “quell’evento me l’aveva fatto capire”, “anche quella pubblicità mi si è presentata quando…”, “pensavo a te proprio questa mattina…”. Quante volte abbiamo rifiutato di far nostri quei messaggi, solo perché eravamo troppo impegnati in altre mansioni, oppure pensiamo che a noi non possa succedere.

Segni e coincidenze sono strumenti efficaci per portarci a vivere nella gioia, nell’amore, nell’abbondanza, che sono lo scopo dell’essere umano in quanto tale. Impariamo a cogliere e ad accettare tutto quello che ci viene offerto e la nostra vita risulterà più meravigliosa di quello che la nostra mente possa solo immaginare.

Gian Marco Bragadin, esperto nell'interpretazione di segni e coincidenze, ti illumina in questo libro come capire i segni dell'Amore. Buona lettura!

lunedì 2 novembre 2015

"La Bibbia non è un Libro Sacro!": è vero?

Dio = tutto ciò che è sconosciuto alla nostra mente.
È impossibile definire “Dio” finché lo facciamo attraverso una mente che mente, cioè attraverso i nostri cinque sensi, le nostre emozioni e i nostri pensieri.
Dio (in ogni maniera decidiamo di chiamarlo) è il più grande Mistero di tutti i tempi. Ogni religione tenta di dare la propria definizione, la propria opinione, ma le opinioni sono degli uomini che, come tali, possiedono dei limiti esperenziali e terminologici per poterlo descrivere.
Nella Bibbia, Dio, è chiamato in maniere diverse, come Elohim e Jahvè: per alcuni entità diverse, per altri modi differenti che intendono la stessa Energia. Chi ha ragione?
Nel corso dei secoli, la Bibbia ha subito traduzioni più o meno fedeli.
Oggi, Mauro Biglino, uno dei maggiori esperti della Bibbia, afferma che essa è tutt’altro che un libro sacro, in quanto nelle sue pagine non compare mai il termine Dio. Nella lingua ebraica con cui la Bibbia è scritta il termine è inesistente, come il termine “eternità” e la “creazione dal nulla”, per la quale non esiste verbo che la definisca. Anche il culto di Dio non sarebbe mai nominato.
Mauro Biglino è, dunque, blasfemo? No, prima di definirlo tale, è interessante capire le ragioni delle sue affermazioni, frutto di molti anni di studi e ricerche del libro più complicato ed enigmatico della storia dell’umanità. Un libro per cui è stato scritto di tutto: un dogma, una contraddizione, la Pace o motivo di guerre, unione e divisione del popolo umano, storia e mitologia, Verità e falsità, chiarezza e caos.
La Ghematria è un sistema ebraico di numerologia che studia le parole della stessa lingua e assegna loro dei valori numerici. Essa afferma che il nome di Jahvè (YHWH) è scritto nel nostro DNA. Ma parla di Jahvè, non di Dio.
Innumerevoli sono gli studi effettuati su questo incredibile libro, attraverso l’uso di tecniche e scienze diverse tra di loro. I risultati sono i più svariati: molti coincidono, altri sono contrastanti, altri declamano risultati totalmente estranei gli uni con gli altri.
Chi detiene la ragione? Qual è la Verità? Un immenso mistero.
Ti consiglio di approfondire le motivazioni di Mauro Biglino in questa fantastica intervista che trovi nel dvd “L’invenzione di Dio”.
Le conclusioni? Consiglio ad ognuno di trarre le proprie, in base a ciò che la Bibbia gli trasmette, ma invito anche a non sottovalutare le idee e le motivazioni degli altri. Fatene esperienza!

Buona visione!



giovedì 20 agosto 2015

Cos'è la Felicità?

Buddha si pone una domanda molto importante per l'evoluzione umana: “Cos’è la Felicità?”
Poi continua:
-         - Esiste la possibilità di realizzarla?
-         - La Felicità è veramente possibile, oppure ogni cosa è soltanto momentanea?
-         - La vita è solo un sogno, oppure in essa esiste anche qualcosa di sostanziale?
-         - L’esistenza inizia con la nascita e termina con la morte, oppure esiste qualcosa che trascende sia la nascita sia la morte?
(Domande tratte dal libro Una risata vi risveglierà di Osho).
Per poter comprendere l’esistenza della vera Felicità, è importante rapportarla all’eternità: tutto ciò che è legato al tempo, ossia momentaneo, crea costantemente un’altalena tra Felicità ed Infelicità. 
Ciò ti porta a vivere all’interno di un crescente disagio alla ricerca, a volte spasmodica, di momenti di Felicità.
La Felicità per come la conosci, è semplicemente una medaglia a due facce, che si alternano nella tua vita.
Il significato di tutto ciò è che, fino a che fai riferimento a quella medaglia, essa ha il libero arbitrio di decidere se renderti felice o infelice. Ogni istante tu lanci la medaglia e lei decide per te.
Lo puoi comprendere pienamente guardando il film della tua vita. Siediti in poltrona e ammira te stesso come se fossi un altro:
-         - Quante volte una persona ti ha reso felice e, poi, la stessa persona ti ha reso infelice?
-         - Quante volte svolgere un lavoro ti ha reso felice e, poi, quel lavoro è stato la causa della tua infelicità?
-         - E la casa? Gli amici? La scelta scolastica?
-         - Un viaggio? Un vestito? 
-         - Un libro? Un evento?
-         …………………..
Quando sei felice ti ritrovi a pensare: “Me la godo finché dura!”, ossia, stai già dando una scadenza alla tua Felicità, incoscientemente consapevole che quella scelta è una via erronea per la tua Felicità.
L’unico modo per essere felice è dare la possibilità alla Felicità di avere lo spazio necessario dentro di te.
Sei stato abituato ad essere ambizioso, perché solo così sarai felice, ma l’unica maniera per esserlo è abbandonarti ad essa (abbandono = essere in potere).

La Felicità che vivi è relativa, cioè è sempre legata a qualcosa.
Questo legame dipende dalla ricerca spasmodica di possedere sempre di più: maggiore quantità di beni materiali, provare sempre più emozioni, aggiungere continuamente pensieri, conoscenze ulteriori (più so e più posso fare), esperienze nuove...
La credenza comune è: "Se ho, allora sono felice!".
E se, invece, la Felicità arrivasse proprio da ciò che ti manca? Per volare devi essere leggero, liberarti delle zavorre. qui sono intese come beni materiali: l'auto nuova, la casa più grande, il telefono di ultima generazione, viaggi continui, vestiti più belli, cene in ristoranti di lusso... Tutto questo è magnifico, in quanto ti incanala nel flusso dell'abbondanza, che è la norma dell'universo. Il problema sorge quando questi sono obiettivi anziché conseguenze del tuo modo di vivere. Porli come scopi nella vita, ti immette in un solco di ricerca ossessiva: se ho di più sono più felice. La vita è generosa e ti fa ottenere tutto questo, ma la tua felicità è tutt'altro che appagata e allora cerchi ancora: queste cose sono insufficienti per il livello che ti sei prefisso. Perciò, primo obiettivo: i beni materiali sono una conseguenza e rimangono con me soltanto finché mi sono utili, poi vanno eliminati o ceduti.
Lo stesso dicasi per le emozioni: la felicità ricercata attraverso nuove sensazioni, ti porta a scegliere vie sempre diverse: "Questa esperienza devo proprio provarla!". L'insoddisfazione ti conduce a spingerti verso gli eccessi, accumulando pesi e pesi di esperienze emotive, che ancora una volta ti allontanano dalla gioia e ti inabissi perché legato a queste zavorre.
E i pensieri? Deleteri per la tua Felicità. La mente vuota è l'obiettivo. Il vuoto è senza peso, perciò, puoi volare! 
Più pensi, più aiuti la mente a mentire, e più lei mente, più crea pretesti per farlo. E nel frattempo, immagazzini forme-pensiero pesanti che ti tengono legato.
Per liberarsi da queste catene è fondamentale eliminare gli eccessi. Ogni volta che fai una scelta chiediti: "Questo è utile per me?", ossia:
- questo oggetto è utile a rendermi felice?
- provare quell'emozione è utile per essere felice?
- questi pensieri mi sono utili o mi deviano?
Essere felici significa possedere se stessi, soltanto se stessi.

Approfondisci l'argomento con questo meraviglioso libro: La Felicità del Meno

giovedì 5 febbraio 2015

30 giorni per essere felice!

Un breve ed intenso percorso in soli 30 giorni per aumentare il tuo livello di Felicità.

PRONTO? 

Giorno 1
Oggi faccio una cosa che mi renda felice.

Con chi posso fare questa cosa?

Giorno 2
Ho la possibilità di scegliere di essere un personaggio felice.
Chi sono?
Ora, mi comporto come se fossi lui/lei per tutto il giorno!

Giorno 3
Benedico ogni luogo in cui entro oggi.

Giorno 4
Oggi sono più felice mangiando 5 tipi diversi di frutta fresca.

Giorno 5
Oggi penso ad un evento per il quale sono stato male e mi perdono per essermi dato la possibilità di stare male.

Giorno 6
Oggi percorro a piedi la maggior parte di strada possibile, qualsiasi sia la condizione meteo.

Giorno 7
Oggi ripeto all’infinito il mantra: «il denaro è energia benevola!»

Giorno 8
Oggi intendo assolutamente fare…

Giorno 9
Oggi rido tutto il giorno.
Ogni momento è ideale per ridere.

Giorno 10
Oggi miglioro un angolo della casa con una pianta, un oggettino…

Giorno 11
Oggi mi meraviglio almeno 10 volte!
Mi fermo in qualsiasi posto e trovo un motivo per meravigliarmi.

Giorno 12
Oggi ringrazio tutti coloro che incontro per strada per essere in qualche modo entrati nella mia vita.

Giorno 13
Oggi sono la persona più felice del mondo nel mio posto di lavoro. Se non ho un lavoro, per quello che faccio durante il giorno.

Giorno 14
Oggi elimino gli intercalari dai miei dialoghi.

Giorno 15
Oggi applico più spesso possibile questa respirazione: per 7 volte inspiro tutti i SI che voglio dire ed espiro tutti i SI che sono stato costretto a dire. Ripeto con i NO.

Giorno 16
Oggi ringrazio l’acqua ogni volta che bevo.

Giorno 17
Oggi scelgo di vestirmi con un colore che mai uso.

Giorno 18
Oggi mi invento una breve preghiera da recitare tutto il giorno.

Giorno 19
Oggi pratico la salute: di tutte le nozioni che ho, quale scelgo di applicare per migliorare la mia salute?

Giorno 20
Oggi ascolto solo musica a 432 hz.

Giorno 21
Oggi faccio qualsiasi cosa con l’entusiasmo della prima volta che l’ho fatta.

Giorno 22
Oggi scelgo una persona qualsiasi e la amo semplicemente perché esiste.

Giorno 23
Oggi scrivo 100 motivi per cui la mia vita è bella.

Giorno 24
Oggi apro un libro a caso e leggo il messaggio che mi sta dando. Ne faccio tesoro per tutta la giornata.

Giorno 25
Oggi evito di dare qualsiasi giudizio a cose, eventi e persone.

Giorno 26
Oggi penso ad una persona che mi fa soffrire. Vivo tutta la giornata come se non fosse mai esistita.

Giorno 27
Oggi vivo tutto il giorno senza lamentarmi.

Giorno 28
Oggi pongo costantemente la mia attenzione su ciò che faccio.

Giorno 29
Oggi scelgo una persona di cui non mi fido e per tutto il giorno mi fido di lei.

Giorno 30
Oggi mi prendo la responsabilità di un evento senza incolpare altri.

...e che la Felicità sia con te!!!