giovedì 20 agosto 2015

Cos'è la Felicità?

Buddha si pone una domanda molto importante per l'evoluzione umana: “Cos’è la Felicità?”
Poi continua:
-         - Esiste la possibilità di realizzarla?
-         - La Felicità è veramente possibile, oppure ogni cosa è soltanto momentanea?
-         - La vita è solo un sogno, oppure in essa esiste anche qualcosa di sostanziale?
-         - L’esistenza inizia con la nascita e termina con la morte, oppure esiste qualcosa che trascende sia la nascita sia la morte?
(Domande tratte dal libro Una risata vi risveglierà di Osho).
Per poter comprendere l’esistenza della vera Felicità, è importante rapportarla all’eternità: tutto ciò che è legato al tempo, ossia momentaneo, crea costantemente un’altalena tra Felicità ed Infelicità. 
Ciò ti porta a vivere all’interno di un crescente disagio alla ricerca, a volte spasmodica, di momenti di Felicità.
La Felicità per come la conosci, è semplicemente una medaglia a due facce, che si alternano nella tua vita.
Il significato di tutto ciò è che, fino a che fai riferimento a quella medaglia, essa ha il libero arbitrio di decidere se renderti felice o infelice. Ogni istante tu lanci la medaglia e lei decide per te.
Lo puoi comprendere pienamente guardando il film della tua vita. Siediti in poltrona e ammira te stesso come se fossi un altro:
-         - Quante volte una persona ti ha reso felice e, poi, la stessa persona ti ha reso infelice?
-         - Quante volte svolgere un lavoro ti ha reso felice e, poi, quel lavoro è stato la causa della tua infelicità?
-         - E la casa? Gli amici? La scelta scolastica?
-         - Un viaggio? Un vestito? 
-         - Un libro? Un evento?
-         …………………..
Quando sei felice ti ritrovi a pensare: “Me la godo finché dura!”, ossia, stai già dando una scadenza alla tua Felicità, incoscientemente consapevole che quella scelta è una via erronea per la tua Felicità.
L’unico modo per essere felice è dare la possibilità alla Felicità di avere lo spazio necessario dentro di te.
Sei stato abituato ad essere ambizioso, perché solo così sarai felice, ma l’unica maniera per esserlo è abbandonarti ad essa (abbandono = essere in potere).

La Felicità che vivi è relativa, cioè è sempre legata a qualcosa.
Questo legame dipende dalla ricerca spasmodica di possedere sempre di più: maggiore quantità di beni materiali, provare sempre più emozioni, aggiungere continuamente pensieri, conoscenze ulteriori (più so e più posso fare), esperienze nuove...
La credenza comune è: "Se ho, allora sono felice!".
E se, invece, la Felicità arrivasse proprio da ciò che ti manca? Per volare devi essere leggero, liberarti delle zavorre. qui sono intese come beni materiali: l'auto nuova, la casa più grande, il telefono di ultima generazione, viaggi continui, vestiti più belli, cene in ristoranti di lusso... Tutto questo è magnifico, in quanto ti incanala nel flusso dell'abbondanza, che è la norma dell'universo. Il problema sorge quando questi sono obiettivi anziché conseguenze del tuo modo di vivere. Porli come scopi nella vita, ti immette in un solco di ricerca ossessiva: se ho di più sono più felice. La vita è generosa e ti fa ottenere tutto questo, ma la tua felicità è tutt'altro che appagata e allora cerchi ancora: queste cose sono insufficienti per il livello che ti sei prefisso. Perciò, primo obiettivo: i beni materiali sono una conseguenza e rimangono con me soltanto finché mi sono utili, poi vanno eliminati o ceduti.
Lo stesso dicasi per le emozioni: la felicità ricercata attraverso nuove sensazioni, ti porta a scegliere vie sempre diverse: "Questa esperienza devo proprio provarla!". L'insoddisfazione ti conduce a spingerti verso gli eccessi, accumulando pesi e pesi di esperienze emotive, che ancora una volta ti allontanano dalla gioia e ti inabissi perché legato a queste zavorre.
E i pensieri? Deleteri per la tua Felicità. La mente vuota è l'obiettivo. Il vuoto è senza peso, perciò, puoi volare! 
Più pensi, più aiuti la mente a mentire, e più lei mente, più crea pretesti per farlo. E nel frattempo, immagazzini forme-pensiero pesanti che ti tengono legato.
Per liberarsi da queste catene è fondamentale eliminare gli eccessi. Ogni volta che fai una scelta chiediti: "Questo è utile per me?", ossia:
- questo oggetto è utile a rendermi felice?
- provare quell'emozione è utile per essere felice?
- questi pensieri mi sono utili o mi deviano?
Essere felici significa possedere se stessi, soltanto se stessi.

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