sabato 30 gennaio 2016

I Tarocchi: un linguaggio per conoscere se stessi

Come iniziare a parlare dei Tarocchi? Da qualsiasi parte si decida di iniziare alla fine sembrerà di aver sempre lasciato indietro qualcosa. Proviamo quindi a partire dall’origine. Nessuno sa che cosa significhi questa parola né a quale lingua appartenga. Non sappiamo nemmeno se fidarci delle parole del massone Antoine Court de Gébelin quando afferma che già al tempo degli antichi Egizi esisteva questo gioco. Chiunque si avvicini ad essi dovrà, quindi,  cercare di nuotare abilmente nel mare magnum delle infinite informazioni, scuole di pensiero, approcci, leggende che vi ruotano attorno. E consiglio di tenersi pronti per maremoti e naufragi!
Le interpretazioni dei Tarocchi o Trionfi o Lame cambiano, così come cambiano le loro rappresentazioni ed i loro significati. In questo senso i Tarocchi si presentano come enti/esseri mutevoli e un buon studioso dei Tarocchi deve essere pronto a mutare, trasformarsi, evolversi con loro. In buona sostanza è impossibile fermarsi se si decide di camminare al fianco di tali carte.
Tradizionalmente nati come gioco da tavolo, i Tarocchi diventano un interessante mezzo per la divinazione. Come lo sappiamo? Perché le uniche informazioni storiche certe riguardano una serie di provvedimenti che vietano l’uso di queste carte (primo divieto: 1376 a Berna). Ma come ci appare questo Tarocco? Si presenta come un mazzo composto da 78 carte di cui 22 sono dette Arcani Maggiori e le restanti 56 Arcani Minori. Su questa distinzione e sul significato che ha assunto, basti ricordare che tendenzialmente si è portati ad interpretare gli Arcani Maggiori con una più forte connotazione non solo energetica, ma anche simbolica. Figure come il Diavolo, la Ruota della Fortuna, il Matto hanno una certa familiarità con il nostro immaginario universale. Proprio perché carichi di questa valenza simbolica e metaforica, la loro traduzione può apparire a volte poco chiara; è bene ricordare che il linguaggio del Tarocco non punta alla chiarezza, ma alla verità, che non sempre si manifesta con trasparenza.


Il loro carattere mutevole rappresenta una risorsa dalla quale attingere per decifrare la realtà, per vederla sotto un altro aspetto e da un punto di vista differente. Studio e mi occupo dei Tarocchi da oltre dieci anni e ancora oggi posso affermare di non conoscerli fino in fondo, perché sempre offrono nuovi spunti di lettura per tradurre non solo ciò che vi è all’esterno, ma in modo particolare, per cogliere ciò che è dentro ciascuno di noi. La loro forza  dirompente nel portare a galla dimensioni di noi, a volte sepolte dietro le nostre paure e insicurezze, si rivela essere un valido strumento di promozione del benessere personale e psicologico. Questo l’obiettivo della consulenza che da anni cerco di proporre non solo per promuovere il benessere individuale e la riflessione introspettiva, ma per restituire allo studio e alla conoscenza del tarocco una dimensione seria e professionale, troppo spesso trascurata.

a cura della Dott.ssa Valentina Roversi – Consulenza e crescita personale
Per info: roversivalentina@yahoo.it /320 7278371

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